|
Storia
dei Papi recenti |
|
|
Benedetto XVI (Joseph Ratzinger) dal 19.04.2005 al
28.02.2013 (dal
1.3.2013 papa emerito) |
|
Il Cardinale Joseph Ratzinger, Papa Benedetto XVI, è nato a
Marktl am Inn, diocesi di Passau (Germania), il 16 aprile del 1927 (Sabato
Santo), e battezzato lo stesso giorno. Il padre, Commissario di polizia,
proveniva da un’antica famiglia di agricoltori della Bassa Baviera, di
condizioni economiche piuttosto modeste. La madre era figlia di artigiani di
Rimsting, sul lago Chiem, e prima di sposarsi aveva lavorato come cuoca in
vari hotels. Trascorse l’infanzia e l’adolescenza in Traunstein, piccola
località vicina alla frontiera con l’Austria, a 30 km. da Salisburgo. In questo
contesto, che egli stesso ha definito “mozartiano”, ricevette la sua
formazione cristiana, umana e culturale. Non fu facile il periodo della sua
giovinezza. La fede e l’educazione della famiglia lo prepararono ad
affrontare la dura esperienza di quei tempi, in cui il regime nazista
manteneva un clima di forte ostilità contro la Chiesa cattolica. Il giovane
Joseph vide come i nazisti colpivano il parroco prima della celebrazione
della Santa Messa. Proprio in tale complessa situazione, egli ebbe a
scoprire la bellezza e la verità della fede in Cristo; un ruolo fondamentale
per questo svolse l’attitudine della sua famiglia, che sempre dette chiara
testimonianza di bontà e di speranza, radicata nella consapevole appartenenza
alla Chiesa. Negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale fu arruolato nei
servizi ausiliari antiaerei. Dal 1946 al 1951 studiò filosofia e
teologia nella Scuola superiore di filosofia e di teologia di Frisinga e
nell’università di Monaco di Baviera. Fu ordinato sacerdote il 29 giugno
1951. Un anno dopo intraprese l’insegnamento nella Scuola superiore di
Frisinga. Nel 1953 divenne dottore in teologia con la tesi “Popolo e casa di
Dio nella dottrina della Chiesa di Sant’Agostino”. Quattro anni dopo, sotto
la direzione del noto professore di teologia fondamentale Gottlieb Söhngen,
ottenne l’abilitazione all’insegnamento con una dissertazione su: “La
teologia della storia di San Bonaventura”. Dopo aver insegnato teologia
dogmatica e fondamentale nella Scuola superiore di filosofia e teologia di
Frisinga, proseguì la sua attività di docenza a Bonn, dal 1959 al 1963; a
Münster, dal 1963 al 1966; e a Tubinga, dal 1966 al 1969. In quest’ultimo
anno divenne cattedratico di dogmatica e storia del dogma all’Università di
Ratisbona, dove ricoprì al tempo stesso l’incarico di vicepresidente
dell’Università. Dal 1962 al 1965 dette un notevole contributo al Concilio
Vaticano II come “esperto”; assistette come consultore teologico del
Cardinale Joseph Frings, Arcivescovo di Colonia. Un’intensa attività
scientifica lo condusse a svolgere importanti incarichi al servizio della
Conferenza Episcopale Tedesca e nella Commissione Teologica Internazionale.
Nel 1972, insieme ad Hans Urs von Balthasar, Henri de Lubac ed altri grandi
teologi, dette inizio alla rivista di teologia “Communio”. Il 25 marzo del
1977 il Papa Paolo VI lo nominò Arcivescovo di Monaco e Frisinga e ricevette
l’Ordinazione episcopale il 28 maggio. Fu il primo sacerdote diocesano, dopo
80 anni, ad assumere il governo pastorale della grande Arcidiocesi bavarese.
Come motto episcopale scelse “collaboratore della verità”, ed egli stesso ne
dette la spiegazione: “per un verso, mi sembrava che era questo il rapporto
esistente tra il mio precedente compito di professore e la nuova missione. Anche
se in modi diversi, quel che era e continuava a restare in gioco era seguire
la verità, stare al suo servizio. E, d’altra parte, ho scelto questo motto
perché nel mondo di oggi il tema della verità viene quasi totalmente
sottaciuto; appare infatti come qualcosa di troppo grande per l’uomo,
nonostante che tutto si sgretoli se manca la verità”. Paolo VI lo creò
Cardinale, con il titolo presbiterale di “Santa Maria Consolatrice al
Tiburtino”, nel Concistoro del 27 giugno del medesimo anno. Nel 1978, il Cardinale
Ratzinger prese parte al Conclave, svoltosi dal 25 al 26 agosto, che elesse
Giovanni Paolo I, il quale lo nominò suo Inviato Speciale al III Congresso
mariologico internazionale celebratosi a Guayaquil, in Ecuador, dal 16 al 24
settembre. Nel mese di ottobre dello stesso anno prese parte al Conclave che
elesse Giovanni Paolo II. Fu relatore nella V Assemblea Generale Ordinaria
del Sinodo dei Vescovi del 1980 sul tema: “Missione della famiglia cristiana
nel mondo contemporaneo”, e Presidente delegato della VI Assemblea Generale
Ordinaria del 1983 su “La riconciliazione e la penitenza nella missione della
Chiesa”. Giovanni Paolo II, il 25 novembre del 1981, lo nominò Prefetto della
Congregazione per la Dottrina della Fede e Presidente della Pontificia Commissione
Biblica e della Commissione Teologica Internazionale. Il 15 febbraio del 1982
rinunciò al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Monaco e
Frisinga; il 5 aprile del 1993 venne elevato dal Pontefice all’Ordine
dei Vescovi, e gli fu assegnata la sede suburbicaria di Velletri - Segni. E’
stato Presidente della Commissione per la preparazione del Catechismo della
Chiesa Cattolica, che, dopo sei anni di lavoro (1986–1992), ha presentato
al Santo Padre il nuovo Catechismo. Giovanni Paolo II, il 6 novembre
del 1998, approvò la sua elezione a Vice Decano del Collegio cardinalizio da
parte dei Cardinali dell’Ordine dei Vescovi, e, il 30 novembre del
2002, quella a Decano con la contestuale assegnazione della sede
suburbicaria di Ostia. Fu Inviato Speciale del Papa alle celebrazioni per il
XII centenario dell’erezione della Diocesi di Paderborn, in Germania, che
ebbero luogo il 3 gennaio 1999. Dal 13 novembre del 2000 era Accademico
onorario della Pontificia Accademia delle Scienze. Nella Curia Romana è stato membro del
Consiglio della Segreteria di Stato per i Rapporti con gli Stati; delle
Congregazioni per le Chiese Orientali, per il Culto Divino e la Disciplina
dei Sacramenti, per i Vescovi, per l’Evangelizzazione dei Popoli, per
l’Educazione Cattolica, per il Clero e delle Cause dei Santi; dei Consigli
Pontifici per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e della Cultura; del
Tribunale Supremo della Segnatura Apostolica; e delle Commissioni Pontificie
per l’America Latina, dell’“Ecclesia Dei”, per l’Interpretazione autentica
del Codice di Diritto Canonico e per la Revisione del Codice di Diritto
Canonico Orientale. Tra le sue numerose pubblicazioni, occupa un posto
particolare il libro: “Introduzione al Cristianesimo”, silloge di lezioni
universitarie pubblicate nel 1968 sulla professione della fede apostolica;
“Dogma e predicazione” (1973), antologia di saggi, omelie e riflessioni
dedicate alla pastorale. Ebbe grande eco il discorso che tenne davanti
all’Accademia bavarese sul tema “Perché sono ancora nella Chiesa” nel quale,
con la solita sua chiarezza, affermò: “Solo nella Chiesa è possibile essere
cristiano e non ai margini della Chiesa”. Continuò ad essere abbondante la
serie delle sue pubblicazioni nel corso degli anni, costituendo un punto di
riferimento per tante persone, specialmente per quanti volevano
approfondire lo studio della teologia. Nel 1985 pubblicò il libro-intervista:
“Rapporto sulla fede” e, nel 1996, “Il sale della terra”. Ugualmente, in
occasione del suo 70° genetliaco, venne edito il libro: “Alla scuola della
verità”, in cui vari autori illustrano diversi aspetti della sua personalità
e della sua opera. Numerosi sono i dottorati “honoris causa” che egli ha
ricevuto: dal College of St. Thomas in St. Paul (Minnesota, USA) nel 1984; dall’Università
cattolica di Lima nel 1986; dall’Università cattolica di Eichstätt nel 1987;
dall’Università cattolica di Lublino nel 1988; dall’Università di Navarra
(Pamplona, Spagna) nel 1998; dalla Libera Università Maria Santissima Assunta
(LUMSA) nel 1999; dalla Facoltà di teologia dell’Università di Breslavia
(Polonia) nel 2000. |
||
|
Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla) dal
16.10.1978 al 02.04.2005 |
|
Karol Józef Wojtyła, divenuto Giovanni Paolo II con la
sua elezione alla Sede Apostolica il 16 ottobre 1978, nacque a Wadowice,
città a 50 km da Kraków (Polonia), il 18 maggio 1920. Era l’ultimo dei tre
figli di Karol Wojtyła e di Emilia Kaczorowska, che morì nel 1929. Suo
fratello maggiore Edmund, medico, morì nel 1932 e suo padre, sottufficiale
dell’esercito, nel 1941. La sorella, Olga, era morta prima che lui nascesse.
Fu battezzato il 20 giugno 1920 nella Chiesa parrocchiale di Wadowice dal
sacerdote Franciszek Zak; a 9 anni ricevette la Prima Comunione e a 18 anni
il sacramento della Cresima. Terminati gli studi nella scuola superiore
Marcin Wadowita di Wadowice, nel 1938 si iscrisse all’Università Jagellónica
di Cracovia. Quando le forze di occupazione naziste chiusero l’Università
nel 1939, il giovane Karol lavorò (1940-1944) in una cava ed, in seguito,
nella fabbrica chimica Solvay per potersi guadagnare da vivere ed evitare la
deportazione in Germania.A partire dal 1942, sentendosi chiamato al
sacerdozio, frequentò i corsi di formazione del seminario maggiore
clandestino di Cracovia, diretto dall’Arcivescovo di Cracovia, il Cardinale
Adam Stefan Sapieha. Nel contempo, fu uno dei promotori del "Teatro
Rapsodico", anch’esso clandestino. Dopo la guerra, continuò i suoi studi
nel seminario maggiore di Cracovia, nuovamente aperto, e nella Facoltà di
Teologia dell’Università Jagellónica, fino alla sua ordinazione sacerdotale
avvenuta a Cracovia il 1 novembre 1946, per le mani dell’Arcivescovo Sapieha.
Successivamente fu inviato a Roma, dove , sotto la guida del domenicano
francese P. Garrigou-Lagrange, conseguì nel 1948 il dottorato in teologia,
con una tesi sul tema della fede nelle opere di San Giovanni della Croce
(Doctrina de fide apud Sanctum Ioannem a Cruce). In quel periodo, durante le
sue vacanze, esercitò il ministero pastorale tra gli emigranti polacchi in
Francia, Belgio e Olanda. Nel 1948 ritornò in Polonia e fu coadiutore
dapprima nella parrocchia di Niegowić, vicino a Cracovia, e poi in
quella di San Floriano, in città. Fu cappellano degli universitari fino al
1951, quando riprese i suoi studi filosofici e teologici. Nel 1953 presentò all’Università cattolica di Lublino la tesi:
"Valutazione della possibilità di fondare un'etica cristiana a partire
dal sistema etico di Max Scheler". Più tardi, divenne professore di
Teologia Morale ed Etica nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà
di Teologia di Lublino. Il 4 luglio 1958, il Papa Pio XII lo nominò Vescovo
titolare di Ombi e Ausiliare di Cracovia. Ricevette l’ordinazione episcopale
il 28 settembre 1958 nella cattedrale del Wawel (Cracovia), dalle mani
dell’Arcivescovo Eugeniusz Baziak. Il 13 gennaio 1964 fu nominato Arcivescovo
di Cracovia da Papa Paolo VI, che lo creò e pubblicò Cardinale nel Concistoro
del 26 giugno 1967, del Titolo di S. Cesareo in Palatio, Diaconia elevata pro
illa vice a Titolo Presbiterale. Partecipò al Concilio Vaticano II
(1962-1965) con un contributo importante nell’elaborazione della costituzione
Gaudium et spes. Il Cardinale Wojtyła prese parte anche alle 5 assemblee
del Sinodo dei Vescovi anteriori al suo Pontificato. I Cardinali, riuniti in
Conclave, lo elessero Papa il 16 ottobre 1978. Prese il nome di Giovanni
Paolo II e il 22 ottobre iniziò solennemente il ministero Petrino, quale 263°
successore dell’Apostolo. Il suo pontificato è stato uno dei più lunghi della
storia della Chiesa ed è durato quasi 27 anni. Giovanni Paolo II ha esercitato il suo ministero con
instancabile spirito missionario, dedicando tutte le sue energie sospinto
dalla sollecitudine pastorale per tutte le Chiese e dalla carità aperta
all’umanità intera. I suoi viaggi apostolici nel mondo sono stati 104. In
Italia ha compiuto 146 visite pastorali. Come Vescovo di Roma, ha visitato
317 parrocchie (su un totale di 333). Più di ogni Predecessore ha incontrato
il Popolo di Dio e i Responsabili delle Nazioni: alle Udienze Generali del
mercoledì (1166 nel corso del Pontificato) hanno partecipato più di 17
milioni e 600 mila pellegrini, senza contare tutte le altre udienze speciali
e le cerimonie religiose [più di 8 milioni di pellegrini solo nel corso del
Grande Giubileo dell’anno 2000], nonché i milioni di fedeli incontrati nel
corso delle visite pastorali in Italia e nel mondo. Numerose anche le
personalità governative ricevute in udienza: basti ricordare le 38 visite
ufficiali e le altre 738 udienze o incontri con Capi di Stato, come pure le
246 udienze e incontri con Primi Ministri. Il suo amore per i giovani lo ha
spinto ad iniziare, nel 1985, le Giornate Mondiali della Gioventù. Le 19
edizioni della GMG che si sono tenute nel corso del suo Pontificato hanno
visto riuniti milioni di giovani in varie parti del mondo. Allo stesso modo
la sua attenzione per la famiglia si è espressa con gli Incontri mondiali
delle Famiglie da lui iniziati a partire dal 1994. Giovanni Paolo II ha
promosso con successo il dialogo con gli ebrei e con i rappresentati delle
altre religioni, convocandoli in diversi Incontri di Preghiera per la Pace,
specialmente in Assisi. Sotto la sua guida la Chiesa si è avvicinata al terzo
millennio e ha celebrato il Grande Giubileo del 2000, secondo le linee
indicate con la Lettera apostolica Tertio millennio adveniente. Essa poi si è affacciata al nuovo evo, ricevendone indicazioni
nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte, nella quale si mostrava ai
fedeli il cammino del tempo futuro. Con l’Anno della Redenzione, l’Anno
Mariano e l’Anno dell’Eucaristia, Giovanni Paolo II ha promosso il
rinnovamento spirituale della Chiesa. Ha dato un impulso straordinario alle
canonizzazioni e beatificazioni, per mostrare innumerevoli esempi della
santità di oggi, che fossero di incitamento agli uomini del nostro tempo: ha
celebrato 147 cerimonie di beatificazione - nelle quali ha proclamato 1338
beati - e 51 canonizzazioni, per un totale di 482 santi. Ha proclamato
Dottore della Chiesa santa Teresa di Gesù Bambino. Ha notevolmente allargato
il Collegio dei Cardinali, creandone 231 in 9 Concistori (più 1 in pectore,
che però non è stato pubblicato prima della sua morte). Ha convocato anche 6
riunioni plenarie del Collegio Cardinalizio. Ha presieduto 15 assemblee del
Sinodo dei Vescovi: 6 generali ordinarie (1980, 1983, 1987, 1990; 1994 e
2001), 1 assemblea generale straordinaria (1985) e 8 assemblee speciali
(1980, 1991, 1994, 1995, 1997, 1998 [2] e 1999). Tra i suoi documenti
principali si annoverano 14 Lettere encicliche, 15 Esortazioni apostoliche,
11 Costituzioni apostoliche e 45 Lettere apostoliche. Ha promulgato il Catechismo della Chiesa cattolica, alla luce
della Tradizione, autorevolmente interpretata dal Concilio Vaticano II. Ha
riformato i Codici di diritto Canonico Occidentale e Orientale, ha creato
nuove Istituzioni e riordinato la Curia Romana.A Papa Giovanni Paolo II, come
privato Dottore, si ascrivono anche 5 libri: “Varcare la soglia della speranza”
(ottobre 1994); "Dono e mistero: nel cinquantesimo anniversario del mio
sacerdozio" (novembre 1996); “Trittico romano”, meditazioni in forma di
poesia (marzo 2003); “Alzatevi, andiamo!” (maggio 2004) e “Memoria e
Identità” (febbraio 2005). Giovanni Paolo II è morto in Vaticano il 2 aprile
2005, alle ore 21.37, mentre volgeva al termine il sabato e si era già
entrati nel giorno del Signore, Ottava di Pasqua e Domenica della Divina
Misericordia. Da quella sera e fino all’8 aprile, quando hanno avuto luogo le
Esequie del defunto Pontefice, più di tre milioni di pellegrini sono
confluiti a Roma per rendere omaggio alla salma del Papa, attendendo in fila
anche fino a 24 ore per poter accedere alla BasTorna alla home pageilica di
San Pietro. Il 28 aprile successivo, il Santo Padre Benedetto XVI ha concesso
la dispensa dal tempo di cinque anni di attesa dopo la morte, per l’inizio
della Causa di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II. La Causa
è stata aperta ufficialmente il 28 giugno 2005 dal Cardinale Camillo Ruini,
Vicario Generale per la diocesi di Roma. |
||
|
Giovanni Paolo I (Albino Luciani ) dal 26.08.1978 al
28.09.1978 |
|
Nato da Giovanni e
Bortola Tancon, fu ordinato sacerdote il 7 luglio 1935 a Belluno, fu
cooperatore a Canale d'Agordo (1935) e ad Agordo (1935 - 1937). Operò presso
il seminario gregoriano di Belluno dove fu insegnante (1937 - 1958) e vice
direttore (1937 - 1947). Nella diocesi di Belluno ricoprì l'incarico di vice
cancelliere vescovile (1947 - 1948), di pro vicario generale (1948 - 1954) ed
infine di vicario generale (1954 - 1958). Venne nominato Vescovo di Vittorio
Veneto nel 1958 da Papa Giovanni XXIII e vi rimase fino al 1969 quando Papa
Paolo VI lo volle Patriarca di Venezia. Nel 1973 venne nominato Cardinale
dallo stesso Paolo VI che rimase molto colpito dalla sincerità e spontaneità
espressa nella relazione che l'allora Vescovo Luciani preparò alcuni anni
prima sulla questione degli anticoncezionali, in occasione delle aperture
apportate dal Concilio Vaticano II. Lasciò Venezia solo il 26 agosto 1978 per
il conclave dal quale sarebbe uscito papa. |
||
|
Paolo VI (Giovanni Battista
Montini) dal 21.06.1963 al
06.08.1978 |
|
Nato a Concesio, in
provincia di Brescia, eletto Papa dichiarò immediatamente di voler portare
avanti il concilio interrotto per la morte di Giovanni XXIII, di continuare
la riforma del codice di Diritto Canonico e proseguire il cammino ecumenico.
Portato a termine il Concilio, cominciò a mettere in opera le deliberazioni
conciliari con grande coraggio, in mezzo a ostacoli di ogni segno:
opposizioni reazionarie o sovversive. Importante e profonda la sua azione
ecumenica, con proficui scambi e incontri con la Chiesa Anglicana e la Chiesa
ortodossa: storico il suo incontro con il patriarca di Costantinopoli,
Athenagoras. Inaugurò l'era dei grandi viaggi apostolici recandosi, nel 1964,
a Gerusalemme, e in seguito in molte altre parti del mondo. Numerose le sue
encicliche ed esortazioni apostoliche: "Ecclesiam suam",
"Populorum progressio", "Evangelii nuntiandi",
"Humanae vitae", "Communio et progressio", "Marialis
cultus", "Gaudete in Domino". L'ultimo periodo della sua vita
fu rattristato profondamente dal rapimento e dall'uccisione del suo amico
fraterno Aldo Moro. Morì nella residenza di Castelgandolfo. |
||
|
Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe
Roncalli) dal 28.10.1958 al
03.06.1963 |
|
Nato il 25 Novembre 1881 a Sotto il Monte (Bergamo) da Giovanni Battista Roncalli e di Mariana Mazzola, quarto di quattordici fratelli, veniva - a differenza del suo predecessore, Eugenio Pacelli, che era di stirpe nobile - da una famiglia di umili origini: i suoi parenti lavoravano infatti come mezzadri. Questo non gli impedì di studiare presso il seminario minore di Bergamo, per poi vincere una borsa di studio e trasferirsi al Seminario dell'Apollinare di Roma, attuale Pontificio Seminario Romano Maggiore, ove completò brillantemente gli studi e fu ordinato prete nella chiesa di Santa Maria in Monte Santo, in Piazza del Popolo, nel 1905. Nel 1901 il futuro papa era stato coscritto ed arruolato nel settantatreesimo reggimento fanteria, brigata Lombardia, di stanza a Bergamo, come cappellano militare. Fu richiamato nel 1915, a guerra iniziata, nella sanità militare e ne fu poi congedato col grado di tenente cappellano. Nel 1921 Papa Benedetto XV lo nominò prelato domestico (che gli valeva l'appellativo di monsignore) e presidente italiano della Società per la Propagazione della Fede. Nel 1925 Papa Pio XI lo nominò Visitatore Apostolico in Bulgaria, elevandolo al grado di vescovo e affidandogli il titolo della diocesi di Aeropolis. Si trattava di una diocesi antica originariamente riferita alla Palestina, senza operatività ordinaria poiché nel tempo la comunità si era disciolta o era stata ricompresa sotto altra diocesi. Era dunque semplicemente un titolo disponibile per attribuire il rango di vescovo. Roncalli, che di fatto per incarico del Papa avrebbe viaggiato, e molto, scelse come motto episcopale Oboedientia et Pax, frase che divenne il simbolo del suo operato. Nel 1935 fu nominato Delegato Apostolico in Turchia e Grecia. Nel 1944, Papa Pio XII lo nominò Nunzio Apostolico a Parigi. Quando in seguito divenne Cardinale, il presidente francese reclamò un antico privilegio riservato ai monarchi francesi e gli consegnò personalmente la berretta Cardinalizia durante una cerimonia al Palazzo dell'Eliseo. Nel 1953, oltre a essere nominato Cardinale, fu chiamato al soglio di San Marco, come Patriarca di Venezia |
||
|
Pio XII (Eugenio Pacelli) dal 02.03.1939 al
09.10.1958 |
|
Nacque a Roma il 2 marzo
1876 dalla Nobildonna Virginia Graziosi e dall'Avvocato Filippo Pacelli e
venne battezzato col nome di Maria Giuseppe Giovanni Eugenio Pacelli . Era
nipote di Marcantonio Pacelli, fondatore de L'Osservatore Romano. Nell'aprile
del 1899 venne consacrato sacerdote e dal 1904 al 1916 fu assistente del
Cardinale Gasparri. Il Papa Benedetto XV lo nominò Nunzio Apostolico in
Baviera nel 1917 e nella Repubblica di Weimar in Germania nel Giugno del
1920. Il Papa Pio XI lo nominò cardinale il 16 dicembre 1929 per diventare
Segretario di Stato il 7 febbraio 1930. Al fine di regolare le relazioni tra
la Santa Sede e gli altri stati e difendere le attività di scuole ed ospedali
cattolici, negoziò diversi concordati con la Lettonia nel 1922, la Baviera
nel 1924, la Polonia nel 1925, la Romania nel 1927, la Lituania nel 1927, l'
Italia nel 1929, la Prussia nel 1929, Baden nel 1932, l'Austria nel 1933, la
Iugoslavia nel 1935. Il 20 luglio 1933 venne firmato a Roma un concordato
anche con la Germania del cancelliere Adolf Hitler, che fu particolarmente
discusso in quanto dava riconoscimento internazionale al regime nazista. |
||
|
Pio XI (Achille Ratti) dal 06.02.1922 al
10.02.1939 |
|
Nato a Desio il 31 maggio
1857 da una famiglia che si occupava della lavorazione della seta. Studiò a
Milano presso l'Università Gregoriana e venne ordinato sacerdote nel 1879. La
sua competenza negli studi filosofici lo portò all'attenzione del Papa Leone
XIII. Insegnò presso il seminario di Milano e nel 1888 entrò a far parte del
collegio dei dottori della Biblioteca Ambrosiana, per diventare bibliotecario
capo nel 1907. Chiamato da Pio X a Roma, divenne vice prefetto della
Biblioteca Vaticana. Nel 1918 il Papa Benedetto XV lo nominò legato
pontificio in Polonia, dove riuscì ad instaurare buoni rapporti tra la Chiesa
ed il nuovo governo ed aiutare i cristiani residenti in Russia. Nel 1919
divenne Nunzio Apostolico in Polonia e nel 1921 venne nominato arcivescovo di
Milano, divenendo Cardinale. |
||
|
Benedetto XV (Giacomo della Chiesa) dal 03.09.1914 al
22.01.1922 |
|
Nato
a Genova il 21 novembre da una famiglia nobile, figlio di Giuseppe e di
Giovanna dei Marchesi Migliorati,
ottenne il dottorato in legge nel 1875. Entrato nel seminario di
Genova, ottenne la laurea in teologia e in seguito entrò nel servizio
diplomatico della Santa Sede. Il 16 dicembre 1907 divenne arcivescovo di
Bologna, e cardinale il 25 maggio 1914. Il 3 settembre 1914 fu eletto Papa. |
||
|
Pio X (Giuseppe Sarto) dal 04.08.1903 al
20.08.1914 |
|
Nacque
a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835. Secondo dei dieci figli di Giovanni
Battista Sarto (1792-1852) e di Margherita Sanson (1813-1894), ordinato
sacerdote si dedicò con sommo impegno all'esercizio del ministero pastorale.
Divenne poi vescovo di Mantova, patriarca di Venezia e, infine, nel 1903 fu
eletto papa. |
||
|
Leone XIII (Gioacchino Pecci) dal 20.02.1878 al
20.07.1903 |
|
Nacque il 2 marzo 1810 a
Carpineto Romano da Ludovico Pecci e Anna Prosperi Buzzi. Fu arcivescovo di Perugia
dal 1846 al 1877, diventando cardinale nel 1853 e successivamente camerlengo
del collegio cardinalizio. Il 20 febbraio 1878 fu eletto Papa come successore
di papa Pio IX. |
Parrocchia San Filippo Neri alla Pineta
Sacchetti - Via Martino V° 28 - 00167 Roma - Tel. 06/66000409